Cascate di Kerka
"DINTORNI DI SEBENICO. ESCURS. ALLE CASCATE DEL CHERCA, per carrozz. oppure per via acquea, in ore 1.40. Dal porto si risale la baia di Sebenico in direz. NO, si passa davanti alla punta Cernizza, ov'è la fabbrica di carburo di calcio, presso un approdo per piroscafi e si arriva allo sbocco del F. Cherca, nel quale si entra. Il F. Cherca, il Titius degli antichi, nasce dal M. Hršovać, al confine tra Dalmázia e Bósnia, col nome di Butisnica, discende verso S; nella conca di Tenin riceve due affluenti e con nome di Cherca si dirige verso SO, attraverso i rilievi della fascia montagnosa dalmata, procedendo come se discendesse da una gradinata; perciò presenta 8 cascate e ora corre tra pareti selvagge ora si allarga quasi in lago. Le 8 cascate prendono il nome di Topolje, alle sorgenti; di Bilusić, alta 16 m., all'uscita del L. Marasović; di Čorić, alta 20 m., poco a valle del L. Bijelober; di Manoilovaz, alta 62 m.; di Sondovjel o Rosnjak, alta 12 m.; di Miljecka; di Roncislap, alta 30 m., in luogo selvaggio e bellissimo e che riempie del suo rombo la valle, valicata subito dopo da un ponte; l'ultima cascata, di Scardona.
Dopo ogni cascata aumenta il volume delle acque, per apporto di sorgenti sotterranee dalla parete del salto. Finalm. il fiume si dirige a S e si allarga notevolm., riceve a sin. il suo principale affluente, il F. Cicola, proveniente da Dernis attraverso una gola rocciosa, e si avvia alla sua maggiore cascata, la cascata per eccellenza del Cherca, detta anche di scardona; piega allora verso NO, tocca Scardona e si allarga nel L. Proclan; si restringe di nuovo in un canale e sbocca, dopo un corso di 74 km. e con un dislivello di 225 m., nel bacino di Sebenico. Il percorso del fiume è estremam. pittoresco. Il fiume è profondo al minimo 8 m. e sarebbe quindi navigabile, almeno fino a Scardona, da grosse navi, ma ha curve troppo accentuate che permettono il passaggio solo a navi medie; le piccole si possono spingere fino alle cascate. La corrente del fiume ha la velocità normale di ½ M., ma può arrivare a 3. Il percorso complessivo è bellissimo e rivaleggia con quello della navigaz. nel mare di Novegradi e del F. Zermagna. Si doppia a d. la punta Trisca e si entra nel fiume, dalle rive rocciose e ripide; si doppia un'altra punta a d., poi la punta S. Giuseppe, ove è la più brusca svoltata; al di là il fiume si allarga e, doppiata a sin. la punta Luparo, si sbocca nel Lago Próclan o Scardónio, anch'esso diretto, come tutti gli altri laghi e quasi tutti i canali della Dalmázia, da NO a SE, con acque salmastre, specialm. d'estate. […]. Traversato il lago, si doppia a d. la punta Acuta, con un fanale e un tabernacolo e si rientra nel fiume; si gira la punta Margaritusa, appare Scardona, ab. 1000 (Alb. Krka), scalo d'approdo dei piroscafi e tutto sulla riva d. idrografica del fiume, che vi forma davanti un piccolo bacino. Il paese è sui due lati della strada principale abbastanza larga che conduce ai ponti di Brebério e a Bencovazzo e ha vie laterali anguste. Lungo la via principale è la chiesa ortodossa; nella piazza è la chiesa cattolica. […].
Di qui, sia con barche che, sottopassando il nuovissimo ponte della carrozz., risalgono il fiume, sia per la carrozz. lungo la riva d. di questo, si arriva alla Cascata di Cherca o di Scardona, alta, in più salti, 40 m., larga più di 100, tra rive pittoresche piantate di pioppi, di salici e di ulivi. È varia d'aspetto a seconda dei punti di vista e delle ore della giornata. In vicinanza sono mulini, una presa idroelettrica e inizia la conduttura dell'acqua potabile per Sebenico. Ha una portata, in magra, di 10 mc. Si può continuare a risalire in barca il corso del Cherca e in un allargam. del fiume appare un'isoletta incantevole piantata di pioppi, che sembra una miniatura, nella quale sorge il convento di Vissovaz, fondato nella 1ª metà del '400 (nella chiesa, S. Franc. d'Assisi, bella tela d'ignoto, e 2 alt. maggiori simmetrici; nel convento, ricca biblioteca, con documenti e autografi), ove si riceve una cordiale ospitalità. Di qui, in un'altra ora di barca, si può risalire (all'altezza dell'altura detta Kamicak, interess. eco) fino alla cascata di Roncislap, a semicerchio tra alti pioppi. Più a monte si trova verso NE un pittor. convento ortodosso, si giunge successivam. alle cascate di Miljecka e Rosnjak e, dopo un tratto tranquillo del fiume fra gole e dirupi rocciosi, si arriva improvvisam. alla spettacolosa cascata di Manoilovaz, una delle più alte e grandiose d'Europa" (pp. 145-146).