Sebenico
"VIE DI ACCESSO PER MARE. I — DA ZARA A SEBENICO, M. 40, in ore 4-5. Il pirosc. gira a NO della città, poi volge a SE infilando il canale di Zara, […]. Il pirosc. si tiene generalm. lungo il filone del canale, quindi molti particolari delle rive sfuggono. Nella costa di terraferma, si approfonda la baia di Zara; segue, ma difficilm. visibile dal mare, la chiesetta di S. Elena, che segna il confine italo-iugoslavo; […]. Usciti dal canale, ci si ritrova in mezzo alle isole, isolotti e scogli che formano il complicato Arcipelago di Sebenico. Sono terre generalm. a forma tondeggiante o piatte, quali brulle, quali vestite di macchia, per lo più affatto o poco abitate. Si rasenta a d. Vergada, poi a sin. Morter (la vista si spinge a SO verso l'alto Adriático), quindi a d. Capri e altri isolotti e si piega verso E nel canale di Sebenico, direttam. alla costa di terraferma, ove si vede aprirsi l'ingr. del canale di S. António, lungo 3 km., profondo più di 40 m., dapprima largo, con rive a dolce pendio e coperte di boscaglia, ma che poi si restringe a 140 m., fra pareti ripide e boscose. È nel complesso una gola incisa nello zoccolo calcareo della Dalmázia dalle acque del Cherca, simile a quello che unisce il canale della Montagna al mare di Novegradi. La corrente del Cherca ha una velocità che può arrivare a 3 M. orarie ed è più forte lungo la riva N del canale.
Il traffico del Canale è regolato da due stazioni di segnalazione, una esterna sul Forte S. Nicolò, l'altra interna sul Forte S. Anna, che indicano se il canale è libero o no. Lungo il canale si trovano 6 fanali. […]. All'ingresso sorge il belliss. forte veneziano di S. Nicolò, eretto da Gian Girol. Sammicheli (1540-47); […]; in alto era il leone marciano a tutto tondo, che si stagliava nel cielo, leone che fu distrutto dai Francesi nel 1805, rinnovato nel 1824 per ordine dell'imper. d'Áustria Francesco I, abbattuto dai soldati iugoslavi nel dic. 1925. In questo forte i francesi rinchiusero i dalmati che si erano opposti alla loro occupazione e ne fucilarono alcuni; più tardi l'Áustria vi rinchiuse patriotti italiani. Verso la fine del canale, quando già appare Sebenico, sulla riva d. (S), la capp. di S. Antonio. Percorso il canale, si sbocca nel Porto o Bacino di Sebenico, diretto da SE a NO, lungo 10 km., largo 1.4 e che va restringendosisempre più a N. Quasi di fronte allo sbocco del canale è Sebenico, dominata da una collina col vasto forte Barone. […].
SEBENICO. Alberghi: Krka (2 B, a), 75 l. da 35 a 50 d., pens. 80 d., giardino, riscaldam., concerto, autorim.; Kosovo (3 B, b), 17 l. da 34 a 60 d., pens. 60 d., autorim.; de la Ville (1 A, c), 30 cam.; Velebit, 40 l. Autocorr.: per Tromilja, km. 11; per Stradin, km. 19; per Brib. Mostine, 35 km., e continuaz. per Tenin; per Bencovazzo, 57 km., e continuaz. per Novegradi; per Obrovazzo, km. 93; per Gracac, km. 121.
Sebenico, ab. 37 284, capoluogo del capitanato omonimo, alle falde del M. Tártaro, è notevole porto della Dalmàzia e un'attraente città, di aspetto in gran parte medioevale e suggestivo, gloriosa di una Cattedrale magnifica che è tra i più interessanti monumenti della regione. […]. È diocesi dal 1 mag. 1928. […]. La sua maggiore gloria è Nic. Tommaseo (1802-74), membro del governo provvisorio di Venézia e insigne letterato e filologo. […]. Una giornata è necessaria alla visita. Chi dispone di pochissimo tempo si limiti a percorrere le 2 vie principali della città vecchia, la sola che abbia importanza turistica, e visiti attentam. la Cattedrale. Si dedicherà una seconda giornata ai dintorni. — La descriz. ha inizio dalla Staz. ferroviaria.
Dalla Staz., a sin., poi subito a d. nella Put zelježniche stranice, quindi a sin. nella Cesta Mihovila Pavlinoviča (nel tratto della via a d., il bel pal. del Tribunale, poi l'Ospedale e villini, della parte più moderna della città) alla Poljana Kralja Petra I, che divide la città moderna, a SE, dalla città medioevale, a NO. Nel lato sin. discende verso il Porto la Cesta Andrije Medulića, nella quale, a sin., l'Ufficio della Posta e dei Telegrafi e in tutto il lato d., l'ameno Giardino pubblico, a terrazze lungo il forte pendio; in basso; in basso è il mon. a Nicolò Tommaseo, di Ett. Ximenes (1896; il genietto nel basamento è il ritr. di un figlio di Gabr. D'Annunzio). Sul Porto. lungo la sin. della via, il Gr. Hôtel Krka e la Dogana. Si retrocede alla Poljana Kralja Petra I, nel cui lato NO è il Teatro Civico. Prendendo a sin. di questo, si lascia a sin. un bastione, si passa per il luogo ove sorgeva la Porta di terraferma con un leone marciano del 1646 (ora conservato al Vittoriale), si lascia a sin. il Comando della Piazza e si entra nella Città Vecchia, giungendo quasi subito a un bivio; si tiene a d., continuando nella Zagrebačka ul., in leggera salita, tra vecchie e caratter. case nere. Si trova a d. la chiesa di S. Salvatore, […]. Davanti alla chiesa è il Trg Stjepana Radića; seguire a d. la ul. Ivana Pribislavića, fiancheggiata da negozi molteplici e animatissima; voltando subito a sin., si trova a d. l'interess. Chiesa Nuova […]. Di ritorno nella piazza, proseguire a sin. nella ul. Juria Sižgorića e nelle vie che la continuano, finchè si vede a sin. un portale decorato dalla figura di un orsacchiotto, stemma parlante della casa abitata da Giorgio Orsini e dove il grande artista morì. Si può continuare a scendere a sin. al Borgo di Mare e di lì retrocedere lungo il Porto al Duomo; ma per una migliore visita della città è preferibile tornare al bivio e svoltare a d. nell'altra via, la Calle Larga (ul. Kralja Tomislava), pianeggiante, fiancheggiata dai negozi principali, animata in tutte le ore del giorno. […]. Appare il Duomo, cui la via con breve tratto rettilineo discende, sboccando nella rettangolare piazza dei Signori (Wilsonov Trg), limitata a sin. dal fianco sin. del Duomo (S. Giacomo), capolavoro dell'architettura del Quattrocento in Dalmázia" (pp. 139-142).
"Dalla facciata del Duomo discendere a sin. alla banchina del Porto. Prendendo a d. si arriva al già ricordato Borgo di Mare (vi attraccano velieri e piroscafi di carico), pittor. quartiere marinaro con avanzi di vecchie case, stradette in salita verso il forte S. Anna, anditi oscuri. All'estremità del Borgo si vede, a poca distanza, una fabbrica di carburo di calcio e calciocianamide, che utilizza l'energia delle cascate del Cherca. Si retrocede lungo il Porto, si lascia a sin. il Duomo e il Pal. Vescovile, si arriva al Trg 28 listopad, ove sono l'Hôt. de la Ville e la chiesetta di S. Nicolò (nell'Int., ex-voto di marinai), si prosegue, davanti alla facciata di questa, nella ul. Sveta Mihovila (nelle vie che salgono a sin., case medioevali notevoli per la decoraz. ogivale) alla Poljanica Tomaseo, ove, a sin., la casa ove nacque Nicolò Tommaseo e, di fronte, la chiesa di S. Francesco, del 1229, ma trasformata. […]. Compiuta la visita nella città, sarà bene salire, attraverso il sobborgo a NE, sino al forte Barone, così detto dal barone Chr. M. von Degenfeld, che lo difese strenuam. nel 1647. Dall'alto, belliss. vista sulla città sottoposta, il porto, il canale di S. António, l'arcipelago di Sebenico
DINTORNI DI SEBENICO. ESCURS. ALLE CASCATE DEL CHERCA, per carrozz. oppure per via acquea, in ore 1.40. […]. CARROZZ. SEBENICO - PONTI DI BREBÉRIO km. 34.6 (serv. autom. che continua fino a, km. 57.1 da Sebenico, Bencovazzo; percorso totale in c. 2 ore). […]. CARROZZ. SEBENICO - DERNIS - TENIN km. 52.8. […]. FERROVIA SEBENICO-TENIN, […]. FERROVIA SEBENICO-SPÁLATO, […]. GITA A ZABLÁCCHIE. A km. 8 a SO di Sebenico" (pp. 145-147).