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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Nona

"Nona, ab. 650, circondato da vecchie mura. La laguna comunica col fondo della valle di Nona, per mezzo di un canale praticabile solo da barche a fondo piatto. L'isoletta è congiunta alla terraferma da due ponti, uno della carrozz. di Zara, che ha sin. il sobborgo di Clánizze; l'altro a E, che unisce Nona a Verché. Un 3° ponte esisteva a O, ora distrutto. Ai ponti corrispondevano 3 Porte; è conservata quella verso Zara, già sormontata dal leone marciano. […]. Nel 1786 Girolamo Manfrin vi fondò, a più di 1 km. a E, uno stabilimento (poi incendiato da un prete politicante croato, don Ganetto Danilo, detto per ciò il «pirotecnico») per l'essiccatura del tabacco. Oggi Nona è quasi tutta un mucchio di rovine, con poche case abitate da pastori, in mezzo a un paesaggio suggestivo e malinconico. Vi sono avanzi di un tempio dell'epoca di Vespasiano, del fòro e di mura romane. […]. In riva mare, tracce, da poco scoperte, di una basilica dell'XI secolo" (p. 127).