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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Zara

"VIE PRINCIPALI D'ACCESSO. I, da Venézia e da Trieste a Zara, servizi della Compagnia Adriatica di Navigazione seetimanale e bisettimanali. Il percorso più rapido da Venézia è in ore 18, da Trieste in ore 8.45. Partendo da quest'ultima si vede allontanarsi rapidam. a poppa la città, […]; a sin. si passa davanti ai valloni di Múggia, di Capodistria e di Pirano, […]; si doppia la punta Salvore, poi si segue la costa O dell'Istria ma generalm. a qualche distanza, sì che non si vede che una terra un poco alta sul mare ma pianeggiante. Oltrepassate le I. Brioni, il piroscafo piega verso E, passa capo Compare, che segna l'imboccatura del porto di Pola (miglia 61 da Trieste). Da Pola a Zara, alcune corse vanno dirette, altre toccano Lussinpíccolo. Nel primo caso, il piroscafo si porta abbastanza al largo, […]. Nel secondo caso il piroscafo segue più da presso l'imboccatura del Carnaro, spesso tempestosa, passa tra l'isola Únie a sin. e l'isola Sánsego a d. e si dirige a, M. 40, Lussinpíccolo, donde, fatta breve sosta, riparte, rasenta l'isola Asinello a sin. poi l'isola Premuda a d. e, passando fra Scarda e Isto a d. e Selve con Ulbo a sin., infila il canale di Zara; da Lussinpíccolo a Zara, M. 46.
II, da Fiume a Zara, servizio settimanale della Compagnia Adriatica di Navigaz., in ore 6.30. Il pirosc. si dirige a S attraversando tutto il golfo di Fiume; si vede a lungo la bella costa E dell'Istria, con Abbazia e Laurana; a sin., verso l'estremità N di Véglia, si vede la bianca macchia di Castelmúschio; quindi s'infila il canale di Mezzo tra Véglia e Cherso e si entra nel Carnarolo, […]. Quindi, passando tra Ulbo a O e Scherda, Maon e Puntadura a E, s'infila il canale di Zara. M. 83, Zara.
III, da Bari a Zara, servizio settimanale della Compagnia Adriatica di Navigaz., in circa 40 ore, toccando successivam. Gravosa, Lágosta, Spálato e Sebenico.
IV, da Ancona a Zara, servizio giornaliero (M. 87) della Compagnia Adriatica di Navigaz., in ore 7-7.30. È il servizio più frequente e più celere. Biglietti in Ancona all'Agenzia della Società nella Riva IV Novembre, presso Porta Marina, o all'Ufficio Passeggeri in piazza dei Signori. Si parte dal Molo della Dogana: […]. Usciti dal porto si mette la prua a NE; […]. Trascorse 4 ore di navigazione, appaiono a prua e un poco a d. le vette dell'Isola Lunga o Grossa, di cui si delinea rapidam. il profilo e, un poco a sin., l'Isola Melada. […]. Il piroscafo entra nel canale fra le due isole (Passo delle Sette Bocche), tenendosi più vicino a Melada per evitare isolotti tondeggianti rivestiti di macchia, che restringono il canale a S; […], si entra nello stretto passaggio di Tun; si lascia a d. il canale di Sestrugno e si sbocca nell'ingresso N del canale di Zara, mentre di fronte appaiono, nell'azzurra lontananza e apparentem. più alte della realtà, le Alpi Bébie o Monti Velebiti, come una barriera continua di rocce, nevose nell'inverno e nella primavera, e che culminano nella piramide del M. Santo (m. 1753) sulla destra. […]. A sin., lungo la riva del canale che va restringendosi, qualche villaggetto; a d., ben presto la bella Isola di Ugliano, più accidentata e più popolata delle altre: […]. Ed ecco ormai Zara prossima, con la bella linea di palazzi moderni della Riva Vitt. Eman. III, […]. Si gira da N la città (presso la riva, le due antenne della stazione radiotelegrafica) per entrare nel porto, difeso da un piccolo molo, ormeggiando presso la Riva IV Novembre.
V, da Ravenna a Zara, servizio settimanale della Compagnia Adriatica di Navigaz. Il pirosc., percorso il canale Corsini, si dirige quasi esattam. lungo il parallelo; dopo circa 7 ore di navigaz., si passa per il canale di Farasina, puntando su. M. 26 Fiume: da qui a Zara, v. itinerario II.

ZARA. Alberghi: Bristol, viale Tommaseo 11 e Riva V. E. III (1 C, a), 65 l. da L. 11 a 14, pens. 25-30, autorim., buono; S. Marco, calle D'Annunzio (2B, b), 30 l., pure buono; Vaporetto, calle Ang. Diedo, 20 l., più modesto. Pensioni: Alla Pace, calle L. Ziliotto, 18 l.; Ádria, nel sobborgo di Barcagno, presso il porto, 18 l. Ristoranti: Bristol, Riva V. E. III; Alla Pace, calle Ziliotto; Birraria Vecchia, calle Canova; d'est., negli stabilimenti balneari. Caffè: Centrale, calle Larga; GaribaldiLloyd Savoia, tutti e tre in Riva Vitt. Emanuele III. Bagni: Marini, calle Larga; Bagni di mare, nelle spiagge dei sobborghi di Barcagno e Puntamica. Uffici pubblici: Municipio, p. dei Signori. — Pal. del Governo, campo S. Simeone. — PostaTelegr. Telef., p. Laurana. — Intendenza di Finanza, calle del Tribunale. — R. Dogana, Riva IV Novembre. Agenzia viaggi C. I. T., riva IV Novembre.
Zara m. 4, ab. 13.229-18.614 (il Comune ha una superficie di kmq. 55), è una città ridente e interessante, raccolta entro il breve spazio di una piatta lingua di terra rettangolare, ridotta a isola, con lo scavo di un canale al principio del '600, più tardi riunita di nuovo alla terraferma, una città di così tipico aspetto e carattere veneziano nelle calli strette e silenziose, nell'architettura romanica, gotica e Rinascimento, nel dolce dialetto, che fu giustamente detta un sestiere indivisibile di Venézia. […]. Un giorno è necessario alla visita; un secondo ai dintorni. Chi dispone di poche ore, si limiti alla visita del Duomo, del Museo, della Piazza dei Signori, della Porta di Terraferma, di S. Simeone e di S. Grisogono. La città ha in parte notevole conservato il reticolato delle vie romane, che la dividono in isolati rettangolari. Le vie hanno nome di calli, come a Venézia. I patroni della città sono S. Anastasio, S. Simeone, S. Zoilo e S. Grisogono (patrono ufficiale del Municipio). Il clima è mite e costante. Rarissime le giornate di gelo e quelle di nebbia, la neve quasi sconosciuta; rare le giornate estive con temperatura di oltre 25°, grazie al maestrale che incomincia a soffiare tra le ore 9 e le 10, aumenta d'intensità fino alle 14, poi diminuisce e cessa al tramonto. La bora vi è assai debole. Le medie mensili sono: gen., 6° 4°; feb., 7° 1; mar., 9° 0; apr., 13° 3; mag., 17° 5; giu., 21° 8; lug., 24° 2; ag., 23° 7; sett., 20° 3; ott., 16° 4; nov. 11° 0; dic., 7° 5. Il mandorlo è già fiorito in gennaio. L'aria ha di solito una trasparenza cristallina.

Dallo sbarco nella Riva IV Novembre (già Vecchia) si passa per il 2° sottopassaggio nelle mura, prima della Dogana, e, per la calle Diedo (già S. Demetrio), si va alla piazza del Duomo (1-2 B), rettangolare e raccolta, dominata a sin. dal Duomo. […]. Nel 1928 è stata rinnovata la copertura della nav. mediana; sono state sistemate le pareti sopra i matronei e riaperte alcune finestre chiuse. […]. Uscendo dal Duomo, prendere, quasi di fronte, la calle del Teatro Verdi. A sin., all'angolo, il Seminario, nel cui oratorio, S. Girol., tela attribuita ad Ant. Zanchi, e nella cui Biblioteca, ritr. di Pio VII, di Vinc. Camuccini, e un breviario francescano miniato. […]; a d., il fianco del Teatro e, più lontano, l'Arsenale di Marina Veneto, austero edificio del 1752-72, dalla facciata nuda a frontone, con 2 scale a ventaglio che conducono a 2 porte sormontate dal leone marciano […]. Si retrocede e, per la calle Calogera, si va a S. Francesco (1 A B), chiesa romanico-ogivale compiuta nel 1282, di forme francescane molto semplici, ma deturpata (finestre antiche nella facciata e nel fianco obliterate), in parte restaurata nel 1930. […].   
Si prende, a sin. della chiesa, la calle S. Francesco e si volta a sin. nella calle del Cristo, che sbocca all'estremità della calle Florio (già S. Elia) e nella piazza delle Erbe (1 B). Nella calle è la chiesetta di S. Elia, di rito greco-ortodosso, […]. Al principio della piazza è una grande colonna romana con fusto non scanalato (da cui pende una catena di ferro, con collare, della berlina) […]. La mattina la piazza delle Erbe offre uno degli spettacoli più pittoreschi e più indimenticabili per la folla di costumi sgargianti e originalissimi indossati dalle contadine morlacche, che arrivano d'oltre confine e dalle scogliane delle isole vicine per vendere frutta, fiori, verdure e olio squisito. Esse sono abituate a posare davanti all'obiettivo fotografico dei turisti o anche per i pittori, ma esigono un modesto pagamento anticipato. Molte fra esse vendono lavori tessili, come ampie borse a motivi geometrici intessute di lana caprina tinta in casa, cinture, fazzoletti da testa, cingoli di cuoio con pesanti applicazioni di stagno, lunghi 4-5 m, che esse sogliono cingersi per sostenere i grossi e pesantiss. grembiali frangiati, che sono una delle più belle caratteristiche del loro costume. Vi si vendono anche quei tipici berretti rotondi rossi e neri, che sono diversi da borgata a borgata sia per foggia, che per il motivo dei ricami.
Nel lato sin. della piazza, l'Arcivescovado, quindi il Museo Nazionale (1 B), che ha sede nella chiesa di S. Donato ed è interess. tanto per gli oggetti che contiene quanto per l'edificio. Orario: tutti i g., 10-16 (la dom. 10-12), gratis. Dir., prof. Pirro Marconi. Si scende in uno spiazzo che conserva l'antico lastricato del Foro romano di Zara, rimesso in luce nel 1931 e che poi si vede continuare entro la chiesa. […]. A d. dell'ingr. al Museo, grande statua di Tiberio (da Nona). Poi altri cippi funebri, 2 statue di imperatori, marmoree, acefale, iscrizioni (una dell'Arco di Traiano in Asséria), sarcofagi, urne cinerarie. Accanto all'abside sin. della chiesa è l'ingr. a questa e alle collezioni del Museo, riordinate nel 1931" (pp. 111-119).

"La piazza delle Erbe comunica verso SO con la piazza Laurana che dà sulla Riva Vitt. Em. III, larga via leggerm. arcuata, lunga 1 km. e passeggiata preferita dai cittadini, lungo la quale si allineano palazzi moderni (Pal. del Comando MilitarePal. delle Poste e dei TelegrafiAlb. BristolIstituto S. Demetrio) che fronteggiano il canale di Zara, limitato all'Isola di Ugliano. Di ritorno in piazza delle Erbe, si prende verso d. la calle S. Maria, una delle più animate e caratteristiche vie della città. […]. Proseguendo, si rasenta il fianco d. della chiesa [di S. Maria], e si continua nella calle del Tribunale in cui, a d., il grandioso moderno Pal. di Giustizia (1-2 C), quindi nella calle di S. Domenico, in cui, subito all'angolo sin., la chiesetta di S. Michele (2 C), […]; quindi, a sin., N. 10, graziosa casa gotica veneziana. Continuando, si giunge alla Porta di Terraferma (2 D), […]. La porta aveva ponte levatoio e zoccolo, distrutto quello, interrato questo nel 1875" (pp. 121-122). 

"Dal campo S. Simeone si prosegue nella calle Carriera (così detta dalle giostre e corse al palio che vi si tenevano) fino alla piazza dei Signori, un tempo di S. Pietro Nuovo da una chiesa ora scomparsa. All'angolo d., N. 2, la Loggia (2 C), ove si sedeva a tribunale e donde si promulgavano le leggi e i bandi, esistente nel '200, ma ricostruita da Gian Girol. Sammicheli (1565); ora è sede della Biblioteca Comunale Paravia. Ha nome dal fondatore, il letterato zaratino Pier Aless. Paravia (1797-1857 a Torino). Conta oltre 60 mila voll., tra cui 20 incunaboli, circa 400 pergamene e 800 manoscritti. Nel fondo, il Pal. Comunale (2 C), già Pedrini (fine '500), acquistato dal Comune nel 1848; a sin., la Gran Guardia  con la Torre dell'Orologio, costruz. del 1562 fino alla cornice e, nel resto, nel 1798. Nella torre, leone marciano tolto dalle mura di Pago e collocatovi nel 1919, in sostituzione di un'aquila imperiale austriaca che aveva preso il posto di un leone martellato nel 1797 e che fu abbattuta dal popolo il 31 ott. 1918. La calle Larga, a sin. della Torre, è la più animata della città; ivi i negozi migliori e il sontuoso Caffè Centrale.

DINTORNI DI ZARA. PASSEGGIATA a SE, direttam. fuori Porta Terraferma, rasentando a sin. il Parco Regina Elena a (1 km. c.; serv. di auto ) BORGO ERIZZO, formato da casette che si allineano su due vie principali, abitato da Albanesi cattolici, […]. PASSEGGIATA AL CIMITERO (3 km.), […]. GITE. — 1ª. CARROZZ. ZARA-NONA km. 18. […]. 2ª. CARROZZ. ZARA-RASANZE km. 22. […]. 3ª. CARROZZ. ZARA-MASLENICA km. 30. […]. 4ª. CARROZZ. ZARA-OBROVAZZO km. 50. […]. 5ª. CARROZZ. ZARA-BENCOVAZZO-CHISTAGNE-TENIN km. 101. […]. 6ª. CARROZZ. ZARA-ZARAVÉCCHIA km. 28" (pp. 124-129).