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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Arbe

"È la più famosa e la più fertile tra le isole del Carnaro. Di forma irregolare, che ricorda un tridente, è lunga km. 21.3, larga al massimo 11, della superficie di 103,43 kmq. Ha una popolaz. di 14 595 ab. Il canale della Morlacca la divide a E dal continente; il canale di Pago a SO la separa dall'isola di questo nome; il Carnarolo a O da Cherso. […].

L'isola è costituita in gran parte di calcare su una base marnosa, a contatto dalla quale compaiono sorgenti (circa 300). Le parti alte sono quasi tutte brulle e fessurate; le parti depresse hanno invece idrografia superficiale e sono fertili. Il clima è mitissimo (media annuale 16° C); straordinariam. rari la neve e il gelo, calde le estati. Vi cadono 800 mm. di pioggia, nei mesi invernali e primaverili. Circa la ¼ parte dell'isola è coperta dalla macchia mediterranea; il 50%, di natura carsica, è vestito di magro pascolo. Vi sono tuttora belle foreste di lecci (Quercus ilex) e di pini d'Aleppo (Pinus halepensis), mentre il 16,5% dell'area dell'isola è data alla coltura, specialm. viti (6,5%), ulivi, fichi, tabacco, frumento, granturco. Nella fauna esistono particolari varietà di piccioni e specie di pipistrelli. La popolazione, quasi tutta cattolica e mista di italiani e di croati, forma un Comune solo e si addensa nelle parti basse dell'isola, cioè nel centro e nelle frazioni di Bagnol, Barbato, Cámpora, Loparo, Mondaneo, S. Pietro. Gli ab. si dedicano, nella proporzione dell'80% all'agricoltura; gli altri alla pastorizia e alla pesca. I pescatori adoperano curiose barche di forma arcaica, dette zoppoli, scavate in un tronco di pino rialzate agli orli e incrociate da un lungo bilanciere. Vi è l'industria della legna da ardere, dei formaggi, della rascia e lana casalinga e delle coperte da letto fabbricate con fibbre di ginestra. […]. È la patria di S. Marino e, secondo una leggenda, del monaco che dall'Oriente importò a Costantinópoli il baco da seta. Certo è che quando in quasi tutto l'Occidente la seta era ignorata, ad Arbe la si produceva. […].

ARBE E DINTORNI. Alberghi: Imperial, 180 l., pens. 110-120 d. (parco, concerto, tennis); Bristol, 100 l., pens. 110-120 d. (parco, tennis); Grand Hótel, 80 cam., pens. 90-95 d. (parco, concerto); Miramare, 50 l., pens. 85-90 d.; Adrija, 65 l., pens. 85 d.; Park, 165 l., pens. 85 d.; Villa Sofia, 42 l.; Astoria, 20 l.; Zagreb; Batistić, 59 l.; Slavija, 40 l. — Pensioni: Villa Komenskj; villa Danica, 36 l.; Villa Vilma, 18 l.; Zvonimier, 7 l.; Pende, 6 cam. — Ristoranti, presso tutti gli alberghi. Arbe, ab. 6 354 (nel centro), cittadina straordinariam. pittoresca e suggestiva nella parte antica cinta di mura e coi suoi 4 campanili che l'annunciano di lontano, è una frequentatissima e lussuosa stazione balneare e di cura. Fiorente Comune medioevale, decadde dopo una terribile peste nel 1456 e da allora tutto il quartiere presso il Duomo rimase deserto, con le case scoperchiate. È antica sede di vescovi; la diocesi fu abolita nel 1823. […]. 
Sbarcando, si è nella piazza 23 aprile 1921 (Trg 23 Travnia 1921), […]. Si svolta, al suo angolo a d., nella Calle di sotto (Štrosmaierova ul.), nella quale sono numerosi avanzi di case veneziane (notare specialm. la casa a sin., NN. 3-4 e in fondo, a d., la casa N. 16, in rovina; poi, al N. 17, il Pal. Nimira, con belliss. portale gotico-veneziano e sopra una balconata). La strada piega a sin., passa davanti alla chiesetta di S. Antonio, senza interesse, e sbocca nella Calle di mezzo (Kraljice Marije ul.), la principale, di fronte al Pal. De Dominis Nimira (ora Gr. Hôtel), con un portale Rinascimento e un bel portale ogivale e 2 piani di finestre centinate Rinascimento. Si segue a sin. la Calle di mezzo, anch'essa ricca di case veneziane (osservare a sin. quelle ai NN. 23 e 35); vi si vede, a sin., la modesta Torre dell'Orologio, rifatta nel 1831, e a d. la Loggia (nella via che la precede, a d., l'antica casa Cernotta, con bel portale gotico-veneziano, di And. Alessi) poi una chiesetta; quindi, dopo 2 sottopassaggi, si svolta a sin., si traversa una Porta, si piega a d. sottopassando l'Alb. Bristol e si sale al Duomo, del XII secolo. […].  

PASSEGGIATA A S. FRANCESCO. Si segue la Calle di mezzo verso N e si prosegue direttam. nella Sunitova ul., che porta a S. Francesco, bella chiesetta dalla facciata Rinascim. […]. Accanto, in luogo solitario e suggestivo, il Cimitero, circondato dalla pineta. PASSEGGIATA AL CONVENTO DI S. EUFEMIA. Dal fondo del porto si prosegue direttam., si traversa una propaggine della pineta, che riveste l'altura rocciosa di Arbe verso E e si arriva all'Alb. Imperial; si segue la carrozz., abbastanza larga, buona e pianeggiante che gira a d. di esso; all'ultimo si sale un poco, si scopre di fronte la baia di S. Eufémia, si lascia a d. il rist. Eufemija e in 30 min. a piedi si arriva al Convento di S. Eufemia, a sin. della strada" (pp. 100-105).