Sign
"Da Clissa 3 ore di strada monotona fino a Sign in aperta campagna e verdi praterie traversate da fiume Cettina (2000 ab. — quattro locande): è centro di traffico colla montagna, coll'Erzegovina e colla Bosnia: mercato di cavalli per il Napoletano. Benchè la popolazione sia slava (originale ed elegante il vestito femminile, le fanciulle di bianco e corpetto ricamato d'oro, le donne con un berretto di paglia) parla usualmente l'italiano: il leone di S. Marco è scolpito sull'edifizio che serve per le carceri: pubblica fontana in elegante stile del Rinascimento, le chiese nel barocco veneziano: la caserma pure è di fabbrica veneziana, e di fondazione veneziana il convento dei francescani. Questi possiedono diverse antichità romane, fra cui una egregia testa colossale di Ercole giovane.
Nel 1715 i borghigiani e i Veneziani respinsero più assalti di un forte corpo di Turchi: in memoria si celebra ancora ogni anno (ora il 18 agosto) una giostra dell'anello, a cavallo con lancia, istituita dalla Repubblica veneta; spettacolo originale perchè fatto con fedele riproduzione delle antiche fogge militari locali, e che attira gran gente anche di lontano. Sign e il suo territorio hanno sofferto molto da ripetute scosse di terremoto durante l'estate del 1898. Da Sign servizi postali per Verlika, Knin e Zara — per Livno in Bosnia valicando il monte Prolog in 7 ore e ½ — in 10 ore di strada per paese deserto a Imoschi (1300 ab. — locande) fortezza naturale al confine dell'Erzegovina, presa dai Veneziani nel 1717; notevole solo per la statura generalmente gigantesca dei suoi paesani" (p. 252).