Clissa
"Da Spalato per Clissa (2 ore) a Sign (5 ore), ottima strada, ma servizio postale solo due volte nella settimana, e nell'andata di notte: con vettura da nolo andata e ritorno per Clissa 2 cavalli 4 fiorini, 1 cavallo 3 fior., per Sign in due giorni, 2 cavalli 10 fior., 1 cavallo 8 fiorini. Per visitare la fortezza di Clissa (da Spalato 11 km. di strada postale, nell'ultimo tratto assai erta) ci vuole il permesso del Comando di piazza a Spalato: non viene accordato alle signore.
Tra l'estremità occidentale del Mosor e l'orientale del Kozjak sopra Salona è una stretta gola imperiosamente dominata dalla montagna (360 m.) su cui pare tagliata o librata la celebre fortezza di Cllssa: sarebbe lungo rammentarne tutta la gloriosa storia militare: basti dire che nel 1242 resistette ai Tartari, dopo il 1450 a ripetuti investimenti e assedi e assalti dei Turchi: fu allora il primo nido degli Uscocchi, i quali valorosamente vi si difesero per quarant'anni: Clissa parve rivaleggiare coll'albanese Croja dello Scanderbeg: fu espugnata finalmente nel 1557 e i Turchi ne fecero la sede di un sangiaccato: il Minucci, arcivescovo di Zara, d'accordo col cardinale San Giorgio, macchinò di riprenderla per sorpresa, il che fu eseguito nel 1596, duce il nobile spalatino arcidiacono G. Alberti, forse derivato da quel nobilissimo ceppo fiorentino che le invidie della patria esiliarono spargendone i rami per tutto il mondo: ma i Turchi non tardarono a riconquistare Clissa, e solo nel 1648 i Veneziani poterono impadronirsene definitivamente.
La strada, le porte, le caserme, sono opere moderne; ma le mura, le torri, i baluardi, i tre mastî sovrapposti alla roccia a picco, conservano tutto il pittoresco della roba militare antica: la moschea è trasformata in magazzino. Inoltre, bellissima veduta. Nel paese, aggruppato a terrazze sotto la fortezza, parecchie osterie" (pp. 251-252).