Meleda

"6. A l'alba da Curzola si levamo, et andamo a sorzer al scoglio de sancta Maria, qual da frati bigoti è calpestrato, loco asai bello et deletevole. In sua picola ecclesia ègli una figura de nostra dona belissima; dicono de san Luca esser sta picta, et da Costantinopoli quivi deducta e posta, la quale reverentemente da incoli è adorata. Or quivi de aqua se fornimo; da poi la sancta mesa aldita dipartimo, et per contrarietà di venti andamo a sorger ad alguni altri scoli, ove circha hore XX soprazonse misser Zuan Lorenzo Pasqualigo sopra comitto candioto. In la sua galia era m. Nicolò Stella sacretario, et ser... di Colti mercadante dal Cayro, quali portavano letre a Venetia dele galie de Alexandria et di Baruto, con el quale iterum ritorniamo al scoglio de frati bigoti, li quali con loro solite simulation ne fece assai acoglientia; ma nota:

Non tanto è dato al catello,
Quanto per sua cauda gira il pello.

Questi quantunque solitarii e ritrati dala secularità mundana, non però si vivano" (pp. 10-11).