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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Scardona

"Tutti i giorni, alle ore 11 antim., dal porto di Sebenico un vaporino-mosca parte per Scardona. […]. Arrivati al lago di Prokljan, formato dalle acque del Krka, il mio cortese compagno notò la placidezza e la serenità fenomenale delle acque; attraversato il lago, s'infilò un altro canale poetico, chiuso da colline, le quali, riflettendosi con mille trasparenze, offrono all'occhio uno spettacolo incantevole. Usciti dal canale, si presenta improvvisamente a sinistra la piccola città di Scardona, con la sua bella riva formicolante di gente affaccendata, e con cento barchette ancoratevi, di ritorno dai molini della cascata, o in procinto di recarvisi.

Una visita alla moderna Scardona è un'impresa di pochi minuti: una via principale, abbastanza larga e fiancheggiata da belle case, da negozi e dalla nuova chiesa greco-ortodossa, con parecchie vie laterali più brevi e più anguste: una piazza su cui s'erge la chiesa cattolica: superbi e fertili dintorni: molto spirito commerciale, vivissimo senso ospitaliero nei 2000 cittadini — ecco tutto. E dell'antica Scardona […]: i pochi documenti storici attendono d'esser illustrati dalla scienza, le macerie sepolte da secoli implorano lo zappatore e l’archeologo; la gloria antica di Scardona reclama la sua palingenesi. […].

L'ispettore espresse il desiderio di gustare un cibo del paese. Nulla di più facile: gli feci servire cipolline ed aglio appena sbucciati da terra, ancora verdi, e formaggio paesano fresco. Ed egli dapprima assaggiò quel cibo strano con una certa diffidenza, poi ne mangiò a sazietà, dimenticando il rostbeaf ed altri cibi «civili», di cui era stufo. — Adesso — gli dissi — avete acquistato diritto alla cittadinanza dalmata: ritengo che questo cibo primitivo non si mangi se non in Dalmazia. — Ma è saporito — mi rispose, sorseggiando un certo vino traditore, propinatoci dal Matas in bottiglie venerande per «antiche ragnatele». […].

Come quasi tutti i viaggiatori, c'eravamo fermati a Scardona un paio d'ore soltanto, per riprendere la via fluviale verso uno degli spettacoli naturali più giganteschi che offra l'Europa. […]. Meno d'un'ora dura il viaggio da Scardona alla cascata — al «Krka» per eccellenza" (pp. 446-449).