Risano
"Il piroscafo, da Perasto, non si dirige verso Cattaro, ma voltando a sinistra entra nel superbo vallone di Risano. Sembra un paesello sepolto sotto montagne spaventevoli, aridissime. Dirimpetto a Risano si sprofonda la valle di Morigne, verdeggiante. Quante memorie del passato, lontano e recente, sono ridestate dalla vista di quei monti! È Risano il Rhiziniun degli antichi, onde le Bocche di Cattaro si dissero, per secoli, Sinus rhizonicus. Rammentate le celebri insurrezioni dei crivosciani contro il dominio austriaco? Sulle vette di monti inaccessibili vivono quei feroci ribelli, da secoli dediti esclusivamente alle arti della guerra. Per domarli, le truppe austriache dovettero, nel 1881, rendere praticabili alcuni sentieri montani, contrastando il passo alle aquile e ai falchi; e dal vallone di Risano si bombardarono per parecchi giorni i loro miseri casolari. Presi di fronte dalle truppe provenienti da Risano e da Orahovaz, e alle spalle da altre che accorsero in aiuto dai monti erzegovesi, i crivosciani, parte cedettero le armi, parte si rifugiarono nel vicino Montenegro. Ora quei paraggi montani sono occupati in permanenza da battaglioni austriaci, e sulle più alte vette vennero costruite fortezze sterminate che dal cassero del bastimento appena si distinguono ad occhio nudo: sembrano sfidare il cielo" (pp. 308-309).