Sette Castelli
"Rimase questa campagna spoglia d'ogni difesa fino al 1471, nella qual epoca Coriolano Cippico, ritornato dalla guerra dell'Asia, col bottino delle spoglie nemiche vi fabbricava un castello. L'esempio del Cippico fu seguito da alcuni altri ed in poco tempo si fortificò quella riviera con dieci castelli che la guarentirono.
Verso il 1543 sorsero i mulini e poco dopo il castello di Dragazzo che ricevette il nome da quegli che ebbe a farlo costruire [Matteo Dragaz]. […]. Nel suo testamento lo legò in primogenitura a suoi discendenti, ma la negligenza dei beneficati l'abbandonò per modo che in oggi trovasi rovinato così da non conservare se non le mura che lo circondavano ed anche queste in buona parte diroccate. Al castello di Dragazzo succedette quello di Quarco fabbricato verso il 1558 nello stesso luogo di Bile per opera di Giovanni Quarco; detto castello è abbastanza ampio e la sua porta viene difesa da una torretta; il possesso del medesimo spetta in oggi alla nobile famiglia Miccheli-Vitturi. Al Quarco succede in ordine il castello Lodi, incominciato dieci anni prima del Quarco dai fratelli Lodovico e Giovanni, ma la morte dei medesimi interruppe l'opera maestosamente intrapresa, […].
Dopo il castello Lodi sorse quello di Stafileo fabbricato nel 1500 da Stefano di questa famiglia, cittadino ragguardevole ed illustre per sè stesso e pel figlio Giovanni che fu vescovo di Sebenico, auditore della Rota Romana e legato di Papa Clemente VII. […]. Al presente molti sono i proprietarii del medesimo, discendenti da Pietro figliuolo del fondatore. Allo Stafileo successe il Castello Cippico, detto nuovo a distinzione dell'altro. La fabbrica di questo insieme con la villa, fu eseguita da Paolo Antonio Cippico nell'anno 1512, con spesa di considerevole rilevanza, nelle secche di S. Pietro. […]. Al Cippico nuovo successe il castello Andreis, fabbricato posteriormente nel 1600 da Giovanni e Paolo Andreis. […]. Al castello d'Andreis subentrò il castello Rosani che fu il secondo fabbricato su quelle rive da Michele Rosani nel Novembre del 1482. […]. A questo successe il castello Vitturi fabbricato da Gerolamo e Nicolò di quel casato, per antica concessione del Novembre 1487 del Conte Carlo da Pesaro; era tutto fondato nel mare, e si congiungeva alla terra ferma per un ponte levatoio sufficente a sostenere ogni batteria da mano" (pp. 142-145).