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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Cattaro

"In illirico Kottor. Verso il  mare è difeso da fortificazioni ragguardevoli, e a tergo dal forte di San Giovanni, che s'innalza 131 metri sul livello del mare, e toccando i confini del Montenero, è unito alla città con mura fortificate; altri castelli che reciprocamente si difendono, trovansi posti sopra rupi isolate nel recinto della città stessa. […]. È Cattaro ben fortificata e di non lieve importanza strategica, attesa la sua posizione, la quale la rende in pari tempo scala di commercio col Montenero ed i suoi abitanti formano il nerbo della marina Austriaca. […].

Non vi si ammira alcun fabbricato notevole, se eccettui il duomo, antico edifizio ov'è la cappella di S. Trifone, adorna di pregievoli sculture. L'architettura delle case non è certo soddisfacente, e in modo speciale dà nell'occhio la piccolezza delle porte e delle finestre, così fatte forse perché meglio resistano alle frequenti scosse di terremoto, tra le quali si deve ricordare quelle avvenute negli anni 1563 e 1667, che devastarono la città e i dintorni. D'aqua potabile non v'è inopìa; perciocchè fuori di porta Fiumera trovasi la Scarda che non inaridisce, ed ha tant'aqua che serve pure a volgere due mulini.

Poco distante da Cattaro tengono i Montenegrini, ogni settimana i loro mercati recandovisi a vendere polli, erbaggi, patate, cacio, scoranze, e d'inverno lepri, selvaggina, legna da fuoco e foglie di sommaco pei conciatori di pelli; e compranvi poi, sale di cui abbisognano specialmente, vino, acquavite, tele ordinarie, fazzoletti, berrette rosse, schiavine, opanche o scarpe di pelle non concia, rame, ferro, vetro, riso, merluzzo, candele di cera ecc. Lo scambio è necessario per gli uni non meno che per gli altri, e l'esperienza mostrò quanto sia dannoso il sopprimerlo, siccome avvenne temporaneamente nel 1828 pei fieri contrasti insorti tra i due popoli.

Il porto di Cattaro è sicuro, ma poco frequentato; la popolazione della città tocca appena i 2000 abitanti che si dedicano alla pesca, e specialmente alla navigazione di lungo corso ed al piccolo cabotaggio. Come capoluogo del circolo è residenza vescovile, ha un capitanato circolare, un Tribunale di 1.ª istanza ed una Pretura politica" (pp. 33-36).