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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Highlands and islands of the Adriatic, including Dalmatia, Croatia, and the southern provinces of the Austrian Empire, vol. 2

London, Chapman And Hall, 186 Strand, 1849, Biblioteca del Senato della Repubblica, British Library, Bodleian Library

Su suggerimento dell’ambasciatore inglese alla corte di Vienna, Sir Robert Gordon, e dato il trattato commerciale stipulato tra Gran Bretagna e Impero austriaco (1838), l’autore vuole offrire una descrizione compiuta dei paesi a nord e a est dell’Adriatico con lo scopo di promuoverne la conoscenza degli scambi e delle risorse materiali. Intento del viaggiatore è inoltre quello di proporre pratiche riforme che possano risvegliare i “dormienti elementi di prosperità” di quelle province. A cui si aggiunge il privato interesse naturalistico, architettonico e antropologico, messo in risalto dalle numerose illustrazioni.

Nel novembre 1846 Paton intraprende il suo viaggio partendo da Carlstadt, sulla diligenza che con cadenza settimanale lascia la capitale dell’Impero per raggiungere Zara. Nel primo volume l’itinerario di viaggio inizia tuttavia con Sebenico - sceglie di lasciare la capitale dalmata come ultima tappa - da cui con il piroscafo della tratta Trieste-Cattaro raggiunge le isole di Lesina e Curzola, Cattaro e Ragusa. Il viaggio prosegue verso il delta della Narenta a Forte Opuseo, a Porto Narenta e a Macarsca per risalire poi verso Spalato e Salona. Nel secondo volume il viaggio prosegue nella Dalmazia settentrionale dove partendo da Sign, attraverso Verlicca e, dopo aver compiuto un’interessante escursione sul monte Dinara, visita Knin, Dernis, infine, Zara.

Itinerari del libro di viaggio
“The town, as we drove up its main street, had a mixed character. Good Italian houses were mingled with old Slaavic ones of rude construction; one of the best of the former being the inn, which was the café of the village, and had an unexpectedly ... leggi tutto
Sign
“From Sign I went to the baths of Verlicca, five hours higher up the valley of the Cetigne, which in the months of July and August are, from their mineral waters and cool picturesque situation, the popular Spa of those Spalatines and Ragusans whose... leggi tutto
Verlicca
“Next morning early, leaving the high road on my left, I ascended to the visible source of the river [Cèttina]; the high peak of the Dinara, another mountain of the Vellebitch, that separates Bosnia and Dalmatia, serving as a direction. In about a... leggi tutto
Monte Dinara
“The loud roar of a cataract was heard a long way off, and, descending a steep zigzag declivity, I had the upper fall of the Kerka before me, where the river makes one bound of seventy feet from the chaotic region of sterile rocks to the rich flat ... leggi tutto
Knin
“Not far from Knin is Dernis, where I saw more extensive ruins of the Turkish occupation of Dalmatia than any where else; it is situated on a high bank, overlooking a level, fertile, well-cultivated plain, and appears at a distance like a stragglin... leggi tutto
Dernis
“It was in the end of April, on the eleventh day after leaving Spalato, that I again came in sight of the capital. The land around me was stony, and the broad and high walls of loose stones shewed that the cultivator had more trouble in getting h... leggi tutto
Zara