Spalato
"L'orologio di bordo segna le 11 antimeridiane, quando girato un alto promontorio, Spalato ci si presenta allo sguardo disteso in pianura sulla marina. L'occhio scopre per primo il vasto palazzo che l'imperatore Diocleziano si fece costruire poco lungi dal mare: mi volgo a visitarlo, e rimango altamente sorpreso per la vastità e bellezza di alcune sue parti, che hanno sopravvissuto alla quasi generale trasformazione avvenuta col succedersi dei secoli. La sua cinta comprende quasi metà dell'attuale Spalato; ed ha 190 metri di lunghezza su 160 di larghezza (p.30). [...] Oltre duecento famiglie vivono adesso nel palazzo che è stato diviso e suddiviso in tanti piccoli quartieri. [...] Ma il monumento che desta una maggior maraviglia è il tempio di Diana ottimamente conservato; e che convertito al culto cristiano serve ora da chiesa cattedrale (p.31). [...] Di fronte al tempio di Diana sorge un altro monumento convertito ad uso di battistero (p.32)".