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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Sebenico

"Questa città, costruita sopra un monte, discende gradatamente fino alla marina. Un castello ed altre opere fuori d'uso la dominano, e dovevano per il passato, esserne la sua più valida difesa. Percorro la città e vi trovo monumenti in maggior numero che a Zara; la cattedrale bellissima, di architettura gotica, e che rammenta quella di Lucca, risale ai primi del 1300. La Loggia de' Signori, una chiesa munita di scala esterna finitissima pease per le sculture, e varie case che rivelano il genio degli architetti italiani del decimoquarto e decimoquinto secolo, mi si presentano allo sguardo e mi sorprendono. La Repubblica Veneta ha lasciato di sè traccie indelebili su questa costa, e dopo tanti anni, dacchè totalmente scomparve, si parla ancora a Sebenico la lingua italiana; quantunque la quasi totalità della popolazione sia in realtà slava (p.22). [...] Le strade di Sebenico sono strette; di tanto in tanto vi si vedono costruzioni severe le quali rammentano quelle che si scorgono nelle vie secondarie di Siena; e sopra le porte di alcune case notansi pure stemmi gentilizii egregiamente scolpiti in pietra. Havvi ancora un passeggio fuori dalla cinta assai ben disposto, ed un teatro di bella apparenza che però non ebbi tempo di visitare (p.23)".