IT | EN

Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Spalato

"LINEE PRINCIPALI D'ACCESSO DAL MARE. I. — DA VENEZIA E DA TRIESTE A SPÁLATO. I piroscafi, oltrepassato al largo il Capo Promontore, estremità S della penis. istriana, tengono l'alto mare, con lontana vista dell'estrema linea di isole della Dalmázia, e, dopo circa 10 ore di navigaz. da Trieste, piegano verso E ed entrano nel Canale di Zirona, quindi nel più ampio Canale di Spálato. Si rasentano a sin. una serie di scogli e l'isola Bua, coperti di scarsa vegetaz.; appare il promontorio di Spálato o M. Mariano m. 173, coronato di selva e che si avanza in mare con una punta piantata di cipressi (cimitero di Spálato); già nella direz. di prua si leva il campanile della cattedrale della città, a vari piani di doppie bifore, e si apre tutto il pittor. pan. di Spálato, dietro la quale si leva un'alta barriera di monti. M. 205 (da Trieste) Spálato.
II. — DA ZARA O DA SEBENICO A SPÁLATO. Da Zara al Canale di Sebenico, pag. 139. I pirosc. provenienti da Sebenico ripercorrono il Canale di S. António; quindi, rasentando a sin. l'isola di Slarino, diretti a S, trovano il mare libero. Oltrepassato al largo il Capo Planca, estrema punta SO della terraferma dalmata e quasi sempre tempestoso, mettono la rotta a E, entrando nel Canale di Zirona; per questo e il seguito, v. sopra.
III. — DA LÁGOSTA A SPÁLATO, percorso in ore 4.20. Il piroscafo si dirige a NO, attraversando obliquam. il Canale di Lágosta; sulla sin., Cazziol e Cazza; a d., si profila tutta la costa S di Cúrzola, quindi la costa O e, continuando in direz. NO, si entra nel Canale di Cúrzola, ampio e chiuso a N da Lésina, la cui costa S si profila tutta quanta, dominata da una catena collinosa che culmina nel M. S. Nicola m. 626. Si entra nel Canale di Lissa lasciando a sin. l'alta isola omon., poi si volge a N; si gira da O Lésina, che finisce al capo Pellegrino e si prolunga nel rotto complicato gruppo delle isole Spalmadori; si mette la prua a NE e si passano le Porte di Spálato, un angusto passaggio tra la punta estrema orientale dell'isola di Solta e la punta S. Giorgio dell'isola Brazza a d. Poi si entra nel Canale di Spálato. […]. M. 59 Spálato.

SPÁLATO. Alberghi: Bellevue, Botićeva Poljana 1, 84 l. da 30 a 80 d., pens. 100-120; Central, Narodni trg 1, 95 l. da 35 a 65 d., pens. 120; Slavija, Buvinora ul. 4, 70 l. da 35 a 50 d., pens. 80-110; Salonae, Mihovilov trg 7, 70 l. da 30 a 45 d., pens. 80-115; Sava, Dukljanska ul. 3, 37 l. da 30 a 45 d., pens. 75-90; Beograd, 60 l. da 35 a 50 d., pens. 75-95; Na Plaži, 35 l., da 40 a 70 d., pens. 75; Jadran, 25 l.; Splitske Toplice, 50 l.; Kovačevic, 15 l.; Klampfer, 11 l.; Učka, 18 l.; Zagreb, 11 l.; Mostar, 14 cam.; SunaraSoča. — Pensione Schiller, a 3 km. (autobus), 125 l.; cam. a 1 l. 30-40 d., a 2 l. 50-60 d., vitto 7, 35, 22 d., pens. 90-100 d.
Autocorr.: per Botticelle; per Salona; per Traù; per Almissa; per Signo; per Imoschi (93 km.); per Métkovich (143 km.).
Banche: Gradska Stedionica; Dalmatinska Pučka Banka; Narodna Banka; Ljublianska Banka; Landesbank für Bosnien und Hercegovina.
Indirizzi utili: Posta Centrale, telegr., telef., Sokoiska ul. 2. - Municipio, Narodni trg.
Musei: Archeologico, Frankopanska ul. 3, orario, tranne nelle maggiori feste ecclesiastiche e civili, d'est. 8-12 e 15-19, d'inv. 9-12 e 14 al crepuscolo, 5 d.; le feste, gratis. - Etnografico, Narodni trg 13, orario 9-12 e 14-18, 6 d. - della Scuola di Arti e Mestieri, Frankopanska ul. 1 (presso l'Archeologico), visita e vendita ogni g. - di Storia Naturale e Acquario, sul M. Mariano, orario d'est. 9-12 e dalle 15 a sera; in autunno e inv. il mart., giov. e sab. 9-13 e 14-17, 6 d.
Spálato, ab. 43 808, nella parte S della penisola omon. che si dirige da E a O tra il canale di Spálato e la baia delle Castella, distesa a mezzaluna attorno al porto, è la più popolosa, industriale e commerciale città e il maggior porto della Dalmázia, città attraente per la posiz. e interessante per memorie storiche e monumenti tra i quali insigne il pal. di Diocleziano. Il suo interesse è accresciuto dalla visita delle vicine rovine di Salona e da quella delle ridenti Castella.

CENNO STORICO. — […]. Caduta Venézia, Spálato ebbe le stesse vicende del resto della regione e sotto il secondo dominio austriaco (1814-1918) fu seconda soltanto a Zara fra tutte le città dalmate nella difesa della sua italianità. L'esponente massimo del partito nazionale italiano, detto allora degli «Autonomi» (in opposiz. al partito croato detto degli «Annessionisti» perchè voleva l'annessione della Dalmázia alla Croázia), fu Antonio Bajamonti spalatino (1822-1891), chiamato il «podestà mirabile», sotto la cui guida l'amministraz. comunale della città fu composta di italiani fino al 1882, allorchè l'Áustria, ricorrendo alla corruzione e alla violenza e ancorando nel porto una nave da guerra coi cannoni puntati sulla città, riuscì a far eleggere una giunta municipale croata. La città rispose eleggendo a proprio rappresentante alla Dieta Provinciale il Bajamonti. Dopo la cessione della Dálmazia alla Iugoslávia 850 famiglie spalatine hanno optato per la cittadinanza italiana e la massima parte di esse ha dovuto andare in esilio. Nacquero a Spálato […] Giulio Baiamonti (1744-1800), medico, letterato, storico; Fr. Carrara (1812-54) storico e archeologo; Fr. Suppé (1820-95) musicista; Giorgio Politeo (1827-1913), filosofo e insegnante a Venézia; Fr. Bulić (1846-viv.), archeologo. — Nel seminario di Spálato studiarono Ugo Foscolo e Nic. Tommaseo. 

La città, che si stende ad arco e in piano tra la collina dei Grippi m. 60 a E e il M. Mariano m. 178 a O, consta di sei parti: la vecchia città (Stari Grad) entro le mura del pal. di Diocleziano; la nuova (Novi Grad) a O della prima e, come questa, a pianta quadrilatera, e 4 borghi, cioè borgo Grande (Veliki Varoš) a O della città nuova; Pozzobon (Varoš Dobri), a N della nuova e della vecchia città; borgo Manus (Varoš Manuš) a NE della vecchia città; borgo Luciaz (Varoš Lučac; nel medioevo Arcúzio) a E, sopra il quale sta la fortezza dei Grippi m. 60.
Una giornata è necessaria alla visita della città, visita che, disponendo di minor tempo, si limiterà alla città vecchia; una 2ª giornata occorre per i dintorni immediati (mattina a Salona; pomeriggio ai Castelli e al M. Mariano). — Nei giorni di lun. e giov., quando vi è mercato, si vedono i costumi dei castellani e dei contadini dei dintorni.
Il Porto di Spálato è formato da un'insenatura più che semicircolare del diametro di 1 km., fra la punta S. Stéfano a O e la punta delle Botticelle a E, dalla quale parte una diga diretta verso O, di m. 478 (1882), e che porta all'estremità la lanterna. Dal lato E della banchina si staccano successivam. da S a N tre moli: di S. Doimo (Muo Sv. Duje); di S. Pietro (Muo Sv. Petar), presso la Staz. ferrov.; Veneto, presso la Sanità. Dallo sbarco si prende a sin. la Riva Nuova (Wilsonova Obala), si lascia a d. la Staz. ferrov., quindi si volta a sin., o per la Strossmayerova Obala o per la via delle Prigioni (Put Tamnica); si giunge alla Riva Vecchia (Dioklecijanova Obala), specie di piazza lunga più di 300 m. fino alla chiesa di S. Francesco, limitata a sin. dalle acque del porto, a d. del lato merid. della Vecchia e della Nuova Città.

Il lato della prima è rappresentato dal Palazzo di Diocleziano, uno dei più mirabili e grandiosi monum. romani e il più solenne di tutta la Dalmázia. […]. È costruito con la pietra calcarea della Brazza e di Traù. […]. In ogni angolo, un torrione quadrato che sopravanza le mura; a metà di ogni lato, una porta, cioè una sul mare e tre di terraferma. […]. Nel lato S si apre Porta Enea (2), la quale, più che una porta, è un passaggio sotto gli appartamenti imperiali, […]. Le porte di terraferma si chiamano: Ferrea, a O; Aurea, a N; Argentea, a E; le prime due sono conservate e praticabili. Da ogni porta parte verso l'interno una via e le 4 si incontravano nel centro ad angolo retto, ricordando il cardo e il decumanus di un castrum romano. […]. Un acquedotto (che è stato restaurato e solo in poca parte ricostruito dal podestà Baiamonti, 1880, e oggi fornisce l'acqua potabile a Spálato), lungo 11 km., parte su arcate e parte sotterraneo, conduceva l'acqua dalla sorgente del Giadro (a E di Salona) al palazzo (15000 mc. al giorno). […].

Percorsa la fronte S del pal., svoltare subito a d. alla triangolare piazza dei Frutti (trg 20 nov. 1882; 3), poi direttam. nella calle Ognissanti (Marulićeva ul.; 4) alla piazza dei Signori (Narodni trg; 5), che si visiterà poi, e voltare a destra. Nel lato d. entro un'edicola, statua di S. Ant. Abate (detta volgarm. dai 2 simboli, «del fogo» o del «porco»); quindi si arriva alla Porta Ferrea (6), sulla quale è costruita (vi si accede con una scala) la chiesa della Mad. del Campanile, con un caratter. campaniletto, che è il più antico es. di torre prettam. lombarda in Dalmázia. Passata la Porta, si entra nell'int. della città vecchia, che è anche quello del pal. di Diocleziano, ora percorso da strette e tortuose vie e con piazzette che ricordano le calli e i campielli di Venézia. 
Si percorre la calle del Campanile (Krešimirova ul.) e si arriva al quadrivio dell'incrocio delle due vie principali, dal quale si allarga a d. il peristilio (Peristyl; 7) del pal., di solenne maestoso aspetto (m. 35x13), detto anche piazzetta romana di S. Doimo (Sv. Dujma). […]. Si passa per il colonnato di sin. e si trova il campanile del Duomo, bella costruz. romanica del XIII sec., […], danneggiato da un fulmine nel 1719 e di nuovo nel 1789, […], nel 1882-1908 fu ricostruito coi medesimi materiali e nelle stesse forme dell'antico, a cura del prof. Alois Hauser e del Jackson e per opera di maestranze dalmate e del Regno d'Italia. […]. Salita del campanile (rivolgersi al sagrestano), 174 scalini; bel pan. Salita la scala (22 gradini) che sottopassa il campanile, si trova di fronte il Duomo (9; Assunta, poi S. Doimo da quando, nel 641 c., vi furono portate le reliquie di questo S.), ottagonale e periptero all'est., circolare nell'Int. (donde il nome di «rotonda» dato a questo edificio come al Pantheon di Roma) […]. Il Duomo ebbe nel XIX sec. restauri, compiuti nel 1885; la copertura della cupola è moderna. […].
Usciti dalla chiesa, si discende la scalinata, si attraversa il peristilio e per la via di fronte, la via S. Giovanni (Sv. Ivana ul.), si va, salita una scalinata, al Battistero (10), che è il tempio palatino dedicato a Giove da Diocleziano, divinizzato sotto il nome di Giovio. […]. Ritornati al quadrivio, si prende a d. e si volta nella 1ª via a sin. alla chiesa di S. Filippo (12), […]. — Ripresa la via principale, si trova a d. la chiesa della Buona Morte (Crkva Dušica; 13) e si passa per l'attuale Porta Argentea, nel posto dell'antica, uscendo dalla città vecchia; […]. — Si retrocede al quadrivio e si volta a d. nella via Romana (Rimska ul.) alla Porta Aurea (14), la più bella delle porte palatine, larga m. 3.50 e oggi interrata per quasi 2 metri. […]. Fuori dalla Porta si incontra la Beogradska ul., in cui si prende a sin.; si lasciano a d. il Giardino pubblico poi l'Ospedale e si volta a sin. nella calle Cambi (Bosanska ul.), che riconduce al Narodni Trg, nel quale sorge a d., quasi isolato, il Pal. del Comune (Općinski Dom), già del conte e capitano veneto, eretto nel 1432, ricostruito nel 1891. […]. Nel pal. ha sede il Museo Etnografico (Narodni Muzej Grada Splita): ricca collez. di costumi, di lavori e vecchi prodotti di arte popolare.
Dal fondo della piazza prendere a sin. la calle del Tribunal vecchio (Subica ul.) che conduce alla piazza delle Erbe (Zeleni trg), in cui, a sin., il Pal. Milesi con un bel picchiotto e a d. la così detta ottagonale torre di Ervoia (Hrvojeva Kula), eretta nel 1450-81 dai Veneziani e non, come affermano alcuni, avanzo del castello del voivoda bosniaco Ervoje. […]. Fatti pochi passi, si è di nuovo sulla riva del porto; si volta a d. nella Riva vecchia (Francuska Obala); ove questa si allarga in piazza, si trova la monumentale Fontana Baiamonti, […]. Prendere subito al di là della Botićeva poljana e dell'Alb. Bellevue, la calle dietro le Procuratie (Ban Jelačićeva ul.); quindi voltare a sin. nella via S. Croce (Sv. Križeva ul.) e alla 3ª via a sin. deviare; […]. Ripresa la Ban Jelačićeva ul., si lascia a d. la Sokolska ul., dov'è la Posta Centrale, si prosegue nella Matošića ul., si lascia a d. il Teatro e si continua direttam. nella Zrinjska ul. e nella Frankopanska ul., ove, al N. 3, è il Museo Archeologico, importantissimo per le antichità di Salona. Già collocato in un edificio della Hrvojeva ul., fuori di Porta Argentea, fu ordinato nel 1912-1914 e collocato in questo nuovo pal., dell'arch. Friedrich Ohmann, nel 1921. L'ordinamento degli oggetti non è ancora compiuto. Dir. dott. Michael Abramić" (pp. 170-179).

"DINTORNI DI SPÁLATO. PASSEGGIATE. — 1ª al Cimitero, in 20 min., prendendo, a sin. della chiesa di S. Francesco, la Obala Sv. Frane e poi tenendo sempre a sin. […]. 2ª al M. Mariano, in ore 0.45, […]. 3ª a S. Maria a Paludi, in 20 min., dal Museo Archeologico proseguendo nella via delle Paludi (Put Poljuda); si lasciano a sin. il Seminario e la Scuola d'Agricoltura e a un bivio si tiene a sin. […]. 4ª a Panisano, in 20 min" (p. 181).

"CARROZZ. SPÁLATO-TRAÙ km. 26 (autocarr.). Belliss. gita attraverso ricca vegetaz. subtropicale, in una festa di colori e di luce, nella celebrata riviera dei Sette Castelli, […]. FERR. SPÁLATO-SEBENICO km. 70, in ore 2.45, con cambiamento di treno a Percovich-Sliuno. […]. FERR. SPÁLATO-SIGNO km. 58, in poco più di 2 ore; scartamento m. 0.76. […]. CARROZZ. SPÁLATO-SEBENICO km. 71.8. Da Spálato a, km. 26, Traù. […]. CARROZZ. SPÁLATO-SIGNO-TENIN km. 102.3" (pp. 184-186).